CONCORDIA – DISCORDIA

di Lorenzo Parolin[L8/674-683]

Il Male getta degli ossi spolpati nel recinto affinché i cani si azzuffino per prenderli; ma anche quelli che riescono a vincere sempre tutte le contese sono dei perdenti, perché carne lì non ne trovano.
Quando l’oggetto del desiderio sia terreno, e tutti lo vogliano possedere, gli uni assumono atteggiamenti ostili nei confronti degli altri e gli sforzi degli individui sono diretti contro i loro vicini, vanificandosi a vicenda (fig. 1). È così che nascono le divisioni in politica, le diatribe padrone-operaio, le squadre avversarie nello sport, le rivalità in amore, le guerre tra nazioni … E tutto per conquistare qualcosa che alla fine non soddisfa.
Perché non sospendere la bagarre quotidiana e alzare gli occhi al cielo? Accadrebbe qualcosa di magico . Le discordie cesserebbero e ci si troverebbe orientati tutti verso l’alto, tutti allineati e concordi (fig. 3). Incomprensioni, contese, liti e guerre cesserebbero, tutti lavorerebbero alle cose prioritarie e tutti conoscerebbero la pace sociale, la prosperità e la felicità.
Ingenuità? Scemenze? Fantasie?
Sarà! Ma molti sono quelli che guardando in “alto” (aprendosi alle cose dello spirito) hanno trovato una gioia insperata ed un equilibrio invidiabile. Tra questi ci sono anch’io.
Mano a mano che l’oggetto della ricerca si alza di livello, la gente si orienta sempre di più nella direzione in cui le forze tendono a sommarsi utilmente anziché ad annullarsi a vicenda (fig. 2). È così semplice da capire! Eppure non si vuole ammettere che esista un ente unificatore di natura spirituale capace di trasformare la competizione in collaborazione . L’uomo vuole bastare a sé stesso, vuole fare da solo e meglio del suo Creatore. Politica e finanza continuano a cercare in basso la soluzione, dove non c’è; ma il problema lo spostano solo all’interno del recinto, un po’ come i giocatori di rugby in mischia spostano la palla dentro il campo con le loro pressioni.
Ogni nuovo vincitore che si fa strada a gomitate è una meteora che riaccende le speranze del mondo, ma per poco, perché bruciando si consuma. I nomi dei politici nazionali e internazionali che sorgono e tramontano metticeli tu.
Se non ci orienteremo volontariamente verso l’alto continueremo a mangiarci scientificamente tra di noi, con somma soddisfazione del Male, e scorno per noi.
Il mondo ha estremo bisogno di conversione, cioè di orientarsi nella direzione dello spirito. Qualunque sia la propria posizione economico-sociale e il proprio colore politico-religioso, la mossa migliore da fare è curare la propria verticalizzazione sottomettendosi alle regole dello spirito. Si diventerà elementi ordinati e perfettamente sommabili, anziché componenti del disordine, con propria somma soddisfazione e scorno per il Male.

 

Si dirà che puntare da soli verso l’alto quando tutti gli altri giocano sporco in basso è una debolezza, un cedimento, un fuggire dal campo di battaglia. E invece no! Convertirsi, cioè orientarsi volontariamente nella direzione dello spirito, è mettersi nella condizione di utilizzare al meglio le proprie potenzialità ed essere pronti a sommarsi utilmente con chiunque si orienti verso il grande Centro attorno cui tutto gira.  Poco che si trovi orientandosi nella direzione verticale sarà sempre più di quello zero che si trova nella zuffa del tutti contro tutti.
Se ti converti e migri in alto, molto di ciò che vedevi storto si raddrizza, perché, con l’alzarsi del sole, le ombre si accorciano; inoltre, dall’alto è possibile influire positivamente su tutte le fazioni tra loro in lotta, e fare da pacieri.

 

Quando marito e moglie, fratelli e sorelle, soci di una società, colleghi di lavoro … arrivano alla discordia e alla contrapposizione dura, la soluzione più gettonata è la guerra e poi la separazione : operazioni sempre distruttive e dolorosissime. D’altra parte, continuare a vivere nell’ostilità è snervante perché si tratta di operazioni a somma zero: si ha solo spreco di energie (fig. 1).
Arrivati anche ai ferri corti c’è però sempre un’altra soluzione magica praticabile senza che nessuno debba retrocedere di un passo e sentirsi con ciò un perdente : basta che almeno uno dei due cambi stile di vita e si sviluppi in verticale (faccia suo il principio cristiano dell’amore e del perdono). La somma diventa subito positiva (fig. 2).
Se poi la conversione fosse di entrambi, i risultati sarebbero altamente soddisfacenti: la somma diventerebbe la massima possibile (fig. 3). Questa è la magia dell’amore cristiano. Richiede però una metamorfosi interiore con annesso travaglio. Chi non sia disposto a compierla soffrirà lo stesso, ma senza vedere frutti positivi.

[rif. www.lorenzoparolin.it L8/674-683]